ME-Made Expo rappresenta senza dubbio un osservatorio privilegiato su un settore in profonda evoluzione, innanzitutto nel proprio ruolo all'interno della società e dell'economia del Paese prima ancora che negli aspetti tecnici e operativi. Da questo osservatorio come vede lei il settore?
Ragionando in termini di filiera, le costruzioni rappresentano, e continueranno a farlo nei prossimi anni, uno dei settori trainanti per l'economia del Paese. Per questo motivo, una "macchina economica" di tale portata, in uno scenario complesso come quello attuale, deve essere in grado di muoversi in chiave strategica, valutando tutti i fattori in campo e orientando le proprie scelte in vista delle sfide che verranno. Non a caso i due macro-saloni, Costruzioni e Involucro, in cui si articolerà ME - Made Expo 2023 avranno i driver della Sostenibilità e dell'Innovazione alla base del proprio sviluppo. è da qui che È necessario partire per promuovere il processo di trasformazione a cui è chiamato l'intero comparto dell'edilizia. Come fiera ci impegniamo a fare da collettore delle principali spinte del mercato: soprattutto in questo momento storico emerge chiara l'urgenza di ripensare e rivedere il concetto di costruzione dalle fondamenta. Non basta che gli edifici siano più efficienti e meno inquinanti; l'obiettivo è che siano sempre più autonomi dal punto di vista energetico. In questo senso, ME 2023 si conferma come appuntamento di riferimento prioritario per consentire a stakeholder, professionisti e istituzioni di fare il punto sul settore e ponderare le scelte di domani.
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