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INTERVISTA AD ARIANNA CENSI, ASSESSORA ALLA MOBILITÀ DEL COMUNE DI MILANO

Recenti studi evidenziano un aumento della carenza di posti auto per residenti e operatori in città. Qual è il punto di vista dell’Amministrazione Comunale al riguardo?
A Milano, come in tutte le grandi città, c’è una naturale necessità di parcheggi per la grande urbanizzazione dell’area a cui si aggiunge anche il rilevante afflusso di lavoratori che arrivano dai Comune limitrofi. Dall’analisi che abbiamo effettuato, in realtà, non c’è una carenza generalizzata di parcheggi, ma ci sono quartieri che per la loro peculiarità, o perché particolarmente attrattivi o perché con palazzi costruiti senza box auto, risentono maggiormente di questa mancanza. Noi stiamo procedendo con uno studio dettagliato dell’offerta e della domanda, quartiere per quartiere, in modo da avere un quadro chiaro e intervenire dove c’è bisogno.

L’Assessorato alla Mobilità sta lavorando a un nuovo Piano Parcheggi per la Città. Quali saranno le linee ispiratrici di questo provvedimento?
Come prima cosa dare risposta ad una esigenza di parcheggi, che tenga però conto anche del cambiamento che sta avvenendo nelle città, ovvero quello di avere maggior spazio per la vivibilità dei quartieri, partendo dal presupposto che la superficie libera non può essere dedicata solo alla sosta delle auto, ma deve essere riservata anche a chi vuole utilizzarla come spazio di socialità.
Ogni valutazione deve quindi partire da un’analisi dettagliata: la domanda di sosta è dipendente dalla tipologia di utenza (residente o operativa), dalla rotazione, e dai periodi del giorno e dell’anno in cui è rilevata. Si parte da qui per rispondere ad una domanda sempre più localizzata.
L’altro punto che dobbiamo tenere presente è che non possiamo immaginare qualcosa di rigido, ma dobbiamo partire dal presupposto che il prossimo piano parcheggi debba essere così versatile da sapersi adattare ai cambiamenti che potranno verificarsi nei prossimi anni. Faccio un esempio concreto: dobbiamo immaginare strutture multifunzione che oggi possono ospitare auto, ma che domani possano anche diventare luoghi per la logistica o perfino essere trasformati facilmente, in base alle nuove esigenze, anche per ospitare persone.


Posti auto, mobilità dolce, logistica, commercio: come conciliare differenti esigenze?
Non è facile, ma è una delle grandi sfide che attendono chi governa le grandi città.
Le partite più complicate sul futuro della mobilità si giocano nelle metropoli e Milano è in prima fila nell’affrontare questi temi. Qui si consumano le complessità maggiori e qui si devono cercare le risposte migliori, più efficaci e con la collaborazione di tutti.
Quindi il primo passo è il confronto con tutti i soggetti interessati ad avere una città più vivibile. L’esigenza di parcheggio deve andare di pari passo con la necessità, manifestata da tanti cittadini, di una maggiore cura dello spazio pubblico per incrementare la qualità, l’attrattività, la vivibilità e l’identità di quei luoghi (strade, marciapiedi, piazze, parchi e giardini) dove quotidianamente si svolge la vita sociale della città. Si tratta di un sottile equilibrio che siamo chiamati a rispettare. Questa forse è la sfida più grande.

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