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PRESIDENZA

Care Amiche e Cari Amici,

lo scorso 12 aprile ho avuto il piacere di intervenire all’evento “Building Innovation, l'impresa familiare di fronte alla sfida dell'innovazione”, organizzato dalla nostra impresa associata Sice Previt Spa, in collaborazione con Assimpredil Ance e AIDAF, presso il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia di Milano.

Momenti di confronto sull’innovazione, anche dal punto di vista delle imprese familiari e di piccole e medie dimensioni, sono di grande importanza per costruire un futuro più solido. Talvolta, l’esperienza del singolo, si può rivelare utile per la comunità.

Innovazione significa cambiamento? Per la mia esperienza personale aziendale e associativa, ritengo che senza innovazione non ci sia un vero cambiamento e questo tocca tutte le sfere della governance.

Le spinte a cambiare sono sempre legate a scelte strategiche e i ritardi nel comprendere i cambiamenti di scenario si pagano sempre in capacità concorrenziale. Dopo la lunga crisi che ha colpito il settore nel 2008, tutta la filiera ha dovuto ridefinire i rapporti tra i vari segmenti della catena del valore per ridare produttività e competitività al settore, riconnettendosi con le mutate esigenze esistenti.

Abbiamo dovuto mettere in discussione le nostre certezze e accettare di rivisitare il processo produttivo, scommettendo su efficienza e collaborazione della e nella filiera delle costruzioni. È stato un percorso doloroso che ha lasciato a terra imprese storiche e che ha falcidiato la media impresa, quella più tradizionalmente presente. Abbiamo dovuto decidere il nuovo modello di business e scegliere di lasciare la comfort zone per avventurarci verso sperimentazioni.

Tornare ad essere protagonisti della crescita economica, sociale, imprenditoriale del nostro Paese non è stato facile, chi ha pensato che dopo il 2019 fosse tutto in discesa ha sbagliato e chi ha avuto fiducia nelle promesse di chi gestiva il bene pubblico, oggi non sa se riuscirà ad arrivare a domani.

Cambiare richiede coraggio, ma anche capacità di rischiare e apertura al nuovo, senza voltarsi troppo indietro e senza volare troppo in avanti.

Dobbiamo capire e progettare nell’oggi pensando al mercato del domani, e i tempi sono sempre la peggiore incognita, che sia edilizia civile od opera infrastrutturale.

Mio padre diceva che costruiva come suo nonno, ma impiegando il doppio del tempo e aveva certamente ragione: chiunque calcoli i tempi dello sviluppo dal progetto alla consegna del prodotto deve misurarsi con i problemi che tutti conosciamo: burocrazia, incertezza interpretativa, modifiche normative e molto altro.

Qualcosa è comunque profondamente cambiato negli ultimi tre anni, accelerando processi già in corso. Tutto sarà più veloce e allo stesso tempo più imprevedibile, per questo bisogna implementare nelle imprese capacità di visioni diverse.

Il tema dell’innovazione è ormai imprescindibile in tutte le realtà di mercato e il settore delle costruzioni sta vivendo un momento di grande evoluzione grazie all’applicazione di strumenti digitali nella progettazione ed esecuzione dei manufatti, che garantiscono un innalzamento della produttività` complessiva, riducendo il costo di costruzione/gestione e i tempi di realizzazione dell’opera.

Dobbiamo imparare a muoverci nell’incertezza, adottando la flessibilità come modalità di riconfigurazione dei modelli di vita e di lavoro. La flessibilità, la capacità di muoversi su contesti diversi nello stesso momento richiede skill nuovi e competenze distintive.

Come Associazione stiamo lavorando su vari fronti, a partire dai giovani e dalla formazione di profili diversi rispetto alla domanda crescente delle imprese.

Stiamo anche lavorando su nuovi modelli di filiera attraverso i contratti collaborativi, per il mercato privato e pubblico come, ad esempio il protocollo che abbiamo siglato con il Comune di Milano che prevede meccanismi premiali per l’impresa affidataria che concorre con accordi collaborativi nella sua filiera.

Abbiamo aperto alle startup come strada per l’innovazione tecnologica che la media piccola dimensione delle imprese non permette, ma servono alleanze e reti costruite su basi di reciproco interesse. In edilizia si può importare ricerca attraverso processi di adattamento e riconfigurazione, o di alleanze strategiche.

Un’altra questione chiave che stiamo affrontando e` la conversione della filiera alla sostenibilità, una transizione difficile per l’elevato numero di soggetti coinvolti e la frammentata capacita` di ricerca. Diventa, quindi, strategico aggregare interessi per efficientare la risposta ai bisogni.

Ma ancora non basta per tracciare una rotta di crescita, che risponda a nuove logiche di sviluppo delle imprese ed e` per questo che Assimpredil Ance ha promosso un codice di condotta di cantiere conforme alle logiche ESG.

Cosi` e` nato “Cantiere Impatto sostenibile”, il codice di condotta volontario a cui aderiscono i soci che volontariamente sottoscrivono l’impegno ad assumere in maniera consapevole e responsabile gli otto valori alla base del manifesto: impegni alla decarbonizzazione, alla tutela dell’ambiente, alla legalità, alla regolarità del lavoro, alla sicurezza, al sociale e alla filiera di fornitura nell’ambito più` generale della “responsabilità sociale d’impresa”.

Ogni cantiere e` un insieme di imprese, di fornitori, di professionisti: un mix di arte e di mestieri. L’edilizia ha, dunque, un potenziale elevatissimo di trascinamento dell’innovazione, interconnettendosi con l’80 % di tutti i settori produttivi, e` una componente imprescindibile per il Paese, per ogni economia che voglia svilupparsi e voglia farlo in modo sostenibile.

Ha, conseguentemente, una grande responsabilità nel mettere a terra una sostenibilità vera e non sulla carta.

Nella rubrica Protagonisti, ospitiamo l’intervista ad Arturo Caprio, Presidente di Sice Previt Spa, che ripercorre i 60 anni di storia della sua azienda, celebrati anche attraverso l’affascinante mostra “Building Innovation” allestita dal 6 al 25 aprile presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica di Milano, e ci racconta i valori e progetti futuri di Sice Previt, che ha fatto del cambiamento e dell’innovazione gli elementi distintivi del proprio fare impresa.

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