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FISCALITÀ

COMPOSIZIONE NEGOZIATA CRISI DI IMPRESA E DEBITI FISCALI

L’Agenzia delle Entrate, con risposta a interpello n. 443 del 2 ottobre 2023 ha fornito chiarimenti in tema di composizione negoziata della crisi e rateizzazione del debito fiscale da ristrutturare.

In particolare, il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza prevede una “misura premiale” volta ad incentivare l'accesso delle imprese alla composizione negoziata della crisi, anche tenuto conto delle principali difficoltà segnalate dagli operatori nei primi mesi di operatività del nuovo istituto, quali quelle legate alla gestione del debito verso l'Erario o enti pubblici, che molto spesso rappresenta la voce debitoria più rilevante e, quindi, il maggiore ostacolo al risanamento dell'impresa in difficoltà.

Con la Risposta sopra citata l’Amministrazione finanziaria conferma la possibilità per il contribuente, che accede al procedimento di composizione negoziata della crisi, di richiedere la dilazione del debito fiscale da ristrutturare, non iscritto a ruolo, sulla base di un piano di rateizzazione che preveda, in luogo di rate costanti, quote variabili di importo crescente per ciascun anno. Si tratta di una misura premiale, cosiddetta ''rafforzata'' che consente di rateizzare il pagamento di debiti tributari non ancora iscritti a ruolo.

In linea generale è previsto che l'Agente della Riscossione, su richiesta del contribuente che dichiara di versare in temporanea situazione di obiettiva difficoltà possa concedere, per ciascuna richiesta, la ripartizione del pagamento delle somme iscritte a ruolo, con esclusione dei diritti di notifica, fino ad un massimo di 72 rate mensili. Nel caso in cui le somme iscritte a ruolo, comprese in ciascuna richiesta, siano di importo superiore a 120.000 euro, la dilazione può essere concessa se il contribuente documenta la temporanea situazione di obiettiva difficoltà.

Invece, la misura “premiale c.d. rafforzata”, oggetto della Risposta ad interpello sopra citata, prevista nell'ipotesi di accesso alla composizione negoziata della crisi, stabilisce la possibilità di concedere la dilazione del debito in centoventi rate a prescindere da ogni “congiuntura economica”, comprendendo ogni situazione critica, al di là della sua origine, nell’esclusivo interesse del salvataggio delle imprese.

Oltre alla dilazione a 120 rate è anche ammessa la possibilità di richiedere la rateizzazione dei debiti Iva non iscritti a ruolo in rate variabili di importo crescente per ciascun anno. Sarà poi l’ufficio creditore a determinare l'importo delle rate e a valutare l’eventuale parametro di riferimento (nel caso prospettato, i flussi derivanti dal prosieguo dell'attività). In ogni caso, il piano di rateizzazione deve prevedere quote di importo sempre crescente per ciascun anno.
 

Raffaella Scurati e Anna Giacomoni – Assimpredil Ance

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