La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 160/2023 pubblicata il 26/07/2023 in Gazzetta Ufficiale, ha annullato l’art. 5 della legge regionale n. 30/2006 con cui la Regione Lombardia aveva delegato ai Comuni i poteri amministrativi e autorizzatori nell’ambito dei procedimenti di bonifica.

Assimpredil Ance, in stretta triangolazione con Ance Lombardia e ANCE nazionale, ha lavorato da subito per cercare una soluzione all’emergenza sorta a causa di questo pronunciamento che ha bloccato, di fatto, i procedimenti di bonifica in tutta la Lombardia.

A seguito delle azioni portate avanti dal sistema ANCE, lo scorso 11 agosto è stato pubblicato il decreto-legge n. 104/2023 con il quale, all’art. 22, viene stabilito che le Regioni possono trasferire agli enti locali le funzioni in materia di bonifiche dei siti contaminati, nonché quelle relative alle autorizzazioni per il recupero e lo smaltimento dei rifiuti.

Sebbene la norma faccia salve le disposizioni regionali che hanno già trasferito le funzioni amministrative, la norma della Regione Lombardia è stata dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale con la sopra richiamata sentenza n. 160/2023 e, quindi, all’atto pratico, è come se non fosse più in vigore.

Pertanto, la Regione Lombardia dovrà pubblicare una nuova legge regionale in linea con la recente disposizione contenuta nel D.L. 104/2023. Il decreto-legge è stato trasmesso al Senato della Repubblica per l’iter di conversione in legge che dovrà avvenire entro il 9 ottobre 2023.

Assimpredil Ance sta continuando a monitorare con grande attenzione entrambi i provvedimenti, in attesa dei futuri sviluppi. 

Alessandra Zanni – Assimpredil Ance