L’intervento da Lei presentato è risultato vincitore: ce lo può descrivere?
Si tratta di un magazzino automatizzato per lo stoccaggio di cabine doccia pronte per la spedizione, completamente gestito da un robot. La forma e la dimensione sono generate dalla necessità di ospitare la macchina e le scaffalature per il deposito. La struttura portante è un castello di aste di metallo che distribuiscono il carico su una platea continua di fondazione. Il rivestimento dell’edificio è in policarbonato per richiamare la trasparenza che è la caratteristica del vetro, ossia della materia principale usata nella produzione della VISMARAVETRO. La traslucenza del materiale fa sì che di giorno l’edificio prenda i colori del cielo e di notte, con l’illuminazione interna che fuoriesce, diventi una lanterna.
 
Dal video che Assimpredil Ance ha realizzato per voi emerge con forza la sinergia all’interno della sua famiglia e la coesione con i vostri collaboratori, è così?
Nel 2024 compiamo 90 anni. Da sempre abbiamo messo a sistema le competenze e la conoscenza di ognuno di noi, dai titolari ai nostri collaboratori. Ognuno porta il contributo indispensabile legato alle sue specifiche professionalità per ricercare la massima qualità. “A cena si mangiava minestra e poi calcestruzzo, sabbia e cemento” dice mio padre nel video, beh, alla fine, oggi è ancora così.
 
Il progetto presentato ha puntato molto sul connubio tra funzionalità ed estetica. Come si persegue questo obiettivo?
Si persegue partendo da basi solide. Capire le necessità della committenza, studiare le caratteristiche indispensabili dell’edificio per consentire il soddisfacimento delle esigenze primarie e a questo punto ricercare i materiali che possono rispondere al meglio alle necessità estetiche e funzionali. Le scelte devono restare nella logica di soddisfare il cliente, rispettare un budget, consentire la massima facilità di messa in esecuzione per una costruzione che mantenga nel tempo le sue caratteristiche. Per fare tutto ciò è indispensabile una competenza trasversale di tutto il processo costruttivo, dal progetto alla fase di esecuzione, che devono trovare una sintesi in grado di mettere in condizione l’impresa di soddisfare le aspettative dell’architetto e quindi del committente.
 
È stata da poco lanciata la nuova edizione: cosa vorrebbe dire ai colleghi imprenditori per incentivarli a partecipare?
Partecipare al Premio significa mettersi in gioco, avere il coraggio di mostrare quello che si è capaci di fare, significa alla fine pensare e poi credere che la nostra attività sia meritevole di essere messa in competizione e la competizione sposta notevolmente il livello alla ricerca del meglio per noi e per gli altri. È una occasione straordinaria per potersi sentire parte di un mondo che punta all’eccellenza.
 
Video The Moltenis – Thinking out of the box