Con la nota n. 6212 del 30 giugno 2023, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) offre alle Stazioni appaltanti ed agli operatori economici chiarimenti circa l'utilizzo del Documento di gara unico europeo (DGUE), il documento utilizzato per la certificazione dei requisiti delle imprese che partecipano alle gare.

Dal 1° luglio, infatti, il Codice dei contratti ha acquisito piena efficacia e si rende necessario conformare il modello digitale del DGUE alla nuova disciplina, a partire dai riferimenti normativi al D.lgs. 50/2016, che dovranno fare riferimento ai corrispondenti articoli del D.Lgs. 36/2023.

Si precisa anche che le Stazioni appaltanti, nelle more del tempestivo aggiornamento degli allegati delle Linee guida di AgID, continuano a utilizzare la modulistica attualmente in uso.

Come noto, il DGUE è un modello auto-dichiarativo previsto in modo standardizzato a livello europeo, con il quale l’operatore economico dichiara il possesso dei requisiti di carattere generale e speciale.

Il DGUE rappresenta una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà resa ai sensi dell’articolo 47 del d.P.R. 445/2000 con cui l’operatore economico attesta di:
* non trovarsi in una delle situazioni di esclusione di cui al Titolo IV, Capo II, della Parte V del Codice (artt. da 94 a 98);
* soddisfare i pertinenti criteri di selezione di cui agli artt. 100, 103 e 162 del Codice;
* rispettare, nei casi previsti, le norme e i criteri oggettivi fissati al fine di limitare il numero di candidati qualificati da invitare a partecipare, ai sensi dell’articolo 70, comma 6, del Codice.


Sara Acerbi – Assimpredil Ance