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PRESIDENZA

Care Amiche e Cari Amici,

ho il piacere di condividere con voi il decimo Rapporto Congiunturale sul settore delle costruzioni per la Città metropolitana di Milano e le Province di Lodi, Monza e Brianza, a cura del nostro Centro Studi, guidato dal Vice Presidente Fabio Esposito. (download qui).

Nel Rapporto viene descritto come l’economia italiana abbia dimostrato le proprie capacità di crescita e resilienza, nonostante un quadro economico internazionale critico dovuto alla guerra in Ucraina, registrando una crescita del Pil nei primi mesi del 2023 con valori superiori alle altre principali economie europee.

Questa capacità di tenuta della nostra economia ha indotto i principali organismi internazionali e nazionali di analisi economica a rivedere al rialzo le previsioni del Pil per il 2023.

Anche gli investimenti in costruzioni hanno registrato un andamento positivo nel primo trimestre dell’anno in corso, che trova riscontro nei livelli produttivi, in termini di ore lavorate e lavoratori occupati, registrati dalla Cassa Edile di Milano, Lodi, Monza e Brianza.

Le previsioni per il 2023 sono di un andamento positivo per gli investimenti in costruzioni, anche se in forte rallentamento rispetto alla straordinaria crescita del settore negli anni 2021 e 2022.

Il comparto della riqualificazione del patrimonio abitativo subirà nel 2023 una prima flessione per effetto del cambio della regolazione degli incentivi fiscali, anche se sarà sostenuto dall’effetto di trascinamento degli investimenti degli interventi già approvati.

Nel 2024 vi è il rischio di una caduta degli investimenti per la qualificazione del patrimonio abitativo se non si porrà mano ad una riforma complessiva ed organica di tutti gli incentivi fiscali in edilizia, vista l’esigenza di continuare nel processo di riqualificazione energetica del nostro patrimonio immobiliare, come peraltro ci chiede l’Unione Europea.

Sarà cura della nostra Associazione proporre soluzioni per una nuova regolazione di questo importante comparto.

Le previsioni per il 2023 indicano una crescita sostenuta degli investimenti in infrastrutture, trainata dal PNRR, e i primi segnali di aumento della domanda pubblica si registrano anche nei nostri territori.

La vera sfida sarà quella di far atterrare concretamente sul campo gli investimenti e realizzarli nei tempi previsti. Una sfida che riguarda inizialmente la Pubblica Amministrazione e poi noi imprese, che dovremo essere in grado di sostenere questo impegno.

Ma in questo quadro di tenuta dei livelli produttivi del settore, i fattori di incertezza rimangono elevati.

Il tasso d’inflazione, seppur in discesa per effetto del forte calo dei prezzi dei beni energetici, rimane elevato, ben lontano dal 2% obiettivo della BCE, e continua ad erodere il potere di acquisto delle famiglie.

La politica monetaria restrittiva della Banca Centrale Europea è stata intensa e continua, con un forte incremento del costo del credito per famiglie e imprese.

I tassi di interesse ufficiali sono passati da valori pari a zero o negativi al 4% di giugno 2023 ed altri interventi sono previsti nei prossimi mesi.

Il primo effetto evidente è stata la prima frenata dei volumi di compravendita di abitazioni registrata nei primi mesi dell’anno in corso, che si è manifestata con particolare intensità nei nostri territori.

La propensione all’acquisto di abitazioni rimane alta, ma il forte e repentino aumento dei tassi di interesse sui mutui ha indotto le famiglie a rivedere le proprie decisioni di investimento.

I prossimi mesi ci indicheranno il livello di assestamento del mercato immobiliare nel nuovo contesto economico.

Tenuta dei livelli produttivi del settore delle costruzioni, quindi, ma fattori di incertezza del quadro economico devono indurre tutti noi ad essere prudenti nelle valutazioni.

Il Rapporto Congiunturale è uno strumento di conoscenza che ci aiuterà anche nei prossimi mesi a comprendere l’evoluzione della situazione.

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