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LE ISTITUZIONI



Appelli forti arrivano dal mondo istituzionale. "Abbiamo già osservato come il problema del caro materiali si stia riversando anche sull'occupazione. Dopo la ripresa post-pandemia, lo shock energetico e l'annuncio della crisi ucraina stanno avendo conseguenze pesanti sul delicato equilibrio che si stava ricomponendo" segnala il presidente della provincia di Monza e Brianza, Luca Santambrogio. Incalza il presidente della Camera di commercio di Milano, Carlo Sangalli: "Serve una reazione più rapida, un raccordo con l'Unione Europea come è accaduto per la crisi pandemica per finanziare questa nuova e più grave emergenza e per ridare ossigeno al sistema imprenditoriale". Per Sangalli, è necessaria una "nuova risposta coordinata degli Stati membri e delle istituzioni in materia di aiuti di Stato, che preveda interventi per ogni settore economico colpito". Sul fronte caro energia, inoltre, "serve un piano strategico che punti alla indipendenza dalle forniture estere, a partire dalla spinta alla produzione nazionale di gas, all'impulso alle rinnovabili e senza escludere il nucleare di nuova generazione". Il presidente del Gruppo Cap, Alessandro Russo, propone alcune azioni da intraprendere, tra cui "anticipare la liquidità, per dare respiro alle imprese, e riprogrammare i lavori in corso: bisogna tener conto delle difficoltà e far sì che non ci siano penalizzazioni per chi oggi fa fatica ad approvvigionarsi delle materie prime". Bisogna, inoltre, "adeguare i prezzi in maniera più rapida".

Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana esprime "vicinanza" al settore: "gli effetti della pandemia e gli impatti del terribile conflitto in Ucraina sono segnali da non sottovalutare e cui è bene far fronte con consapevolezza e unione di intenti. Con questo spirito - annuncia - ho promosso momenti di approfondimento specifici all'interno della giunta coinvolgendo più assessori le cui deleghe possano impattare sul comparto, nell'intento di apportare un valore aggiunto alla programmazione dei prossimi interventi di sostegno al territorio". Le proposte di Assimpredil Ance, sottolinea Guido Guidesi, assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, "le abbiamo fatte nostre nelle interlocuzioni con il Governo". Per l'assessore, c'è bisogno di "tempi più veloci e risposte da enti sovra-regionali sulle tematiche dei costi di produzione, reperimento di materie prime e, soprattutto, della burocrazia. Non è con maggiore burocrazia che si evidenzia la trasparenza nella gestione dei lavori". Servono "scelte strutturali che direzionino al livello normativo i piani economici delle aziende: dobbiamo cancellare il paradosso per cui c'è tanto lavoro ma le nostre imprese non hanno possibilità di farlo" chiosa.

Anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, segnala "un grande bisogno di un intervento di sostegno da parte del Governo" per il settore. "Quello che sta succedendo - aggiunge - creerà un problema molto significativo, anche nel nostro territorio". Il sindaco garantisce che sarà al fianco delle imprese, e che farà "quanto possibile per segnalare al Governo la situazione, per chiedere interventi e spingerlo ad essere rapido". La priorità, secondo l'assessore alla Casa e Piano Quartieri del Comune di Milano, Pierfrancesco Maran, "è che gli appalti possano essere stipulati e diventino cantieri: abbiamo numerosi bandi che non possono partire perché non abbiamo uno strumento amministrativo che accerti che i prezzi sono cambiati rispetto a quando è stata fatta l'offerta. Non possiamo permettere che questa situazione blocchi le iniziative in corso".

A fronte delle istanze avanzate, dal sottosegretario di Stato per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibile, Alessandro Morelli, arriva l'invito ad un "tavolo permanente", per fare in modo che "quello che è nato oggi non sia solo un'assemblea straordinaria: credo che questo possa essere il 'numero zero' di un tavolo che ci vede tutti impegnati per trovare soluzioni in sede ministeriale". La situazione, conviene, è "drammatica" e "dobbiamo tutti prendere una quota di responsabilità dei problemi. Il ragionamento è complesso e soluzioni semplici non ce ne sono".

Sul tavolo, nell'ultimo decreto, ci sono "erogazioni immediate per la compensazione dei sovrapprezzi e la proroga dei termini di esecuzione dei lavori senza penalità o responsabilità" mentre, riguardo al Pnrr, "l'auspicio è che in seno all'Unione Europea si possa ragionare su un prolungamento di termini" visto che l'Italia "ne ha colto maggiormente le opportunità, ma anche il peso".

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