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APPALTI

La tutela ambientale entra in Costituzione, ma è ancora vittima della "trappola" ribassi

Entra in Costituzione la tutela dell'ambiente, della biodiversita` e degli ecosistemi. L'attenzione verso l'impatto ambientale si inserisce "nell'interesse delle future generazioni" tra i principi fondamentali della Carta e diventa esplicita, all'articolo 41, la subordinazione dell'attività economica alla salute e all'ambiente, al pari di sicurezza, utilità sociale e dignità umana. Un segnale decisivo che sembra non lasciare più scuse per rimandare ancora una adeguata promozione dei valori di circolarità e sostenibilità anche nell'ambito dei bandi d'appalto pubblici.

A quattro anni dall'entrata in vigore del Codice degli appalti, è pari al 28,8% la quota dei Comuni capoluogo che applicano i Criteri Ambientali Minimi (CAM) definiti dal Ministero. Seppur in crescita, come segnala l'ultimo rapporto dell'Osservatorio 'Appalti Verdi' a cura di Legambiente e Fondazione Ecosistemi, si tratta di un dato ancora basso. A pesare sono la difficile applicazione dei Criteri e il carico dei costi "ambientali" tra cui, in particolare, quello legato alla gestione dei rifiuti.

Quando si viene alle gare per lavori pubblici, non aiuta che questi oneri confluiscano nella base d'asta ribassabile, rischiando di penalizzare i comportamenti virtuosi e indurre a pratiche poco corrette. Da qui, si assiste spesso a fenomeni distorsivi. Per un maggior criterio di legalità, sarebbe più opportuno che i costi "green" si comportassero come i costi per la sicurezza che, come previsto dal Testo Unico, vengono documentati nel contratto di appalto e non sono oggetto di ribasso. Si tratterebbe di un "win-win", una vittoria per tutti: migliori condizioni operative per l'appaltatore e garanzia di correttezza nella gestione delle concessioni per le stazioni appaltanti.

In attesa di un intervento normativo nazionale, che inevitabilmente richiederà tempi non brevi, è intenzione di Assimpredil Ance farsi da subito parte attiva e proporre alle principali stazioni appaltanti del territorio la sottoscrizione di Protocolli ad hoc che trattino la materia in coerenza con quanto espresso dalla Presidente De Albertis e che possano rivelarsi anche una buona pratica al servizio dell'intero sistema nazionale.

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