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FISCALITÀ

AUDIZIONE ANCE SUI BONUS EDILIZI: SPAZIO PER LA LIQUIDAZIONE DEI CREDITI E PER UNA POLITICA STRUTTURALE DI INCENTIVI

Si è svolta lo scorso 7 marzo l’audizione dell’ANCE presso la Commissione Finanze del Senato nell’ambito dell’indagine conoscitiva sugli strumenti di incentivazione fiscale in particolare con riferimento ai crediti di imposta. Durante l’audizione, ANCE ha evidenziato che un efficace sistema di incentivi fiscali rappresenta un elemento indispensabile di una politica industriale per il settore delle costruzioni perché permette di garantire al tempo stesso il rinnovo delle città italiane, di offrire la possibilità alle famiglie di vivere in case adeguate alle proprie esigenze e, in generale, di fornire un contributo determinante alla crescita e all’occupazione del Paese. Sia il Superbonus che gli altri bonus per l’edilizia minori sono gli strumenti principali di fiscalità immobiliare orientata all’ambiente ed alla gestione e sviluppo sostenibile del territorio.

Per favorire un reale ammodernamento del patrimonio in chiave energetica ed antisismica occorre dunque per il futuro stabilizzare gli incentivi così da premiare a regime chi investe nell’efficientamento e nella messa in sicurezza del proprio immobile e questo diventa ancora più urgente se consideriamo gli obiettivi che l’Europa si sta prefissando con la direttiva case green. Il successo del Superbonus così come l’incremento nell’utilizzo degli altri bonus edilizi è stato possibile grazie ai meccanismi di fruizione alternativi alla detrazione diretta, ossia dalla possibilità di cedere a terzi il bonus sotto forma di credito di imposta o dalla scelta di ottenere uno sconto dal corrispettivo dei lavori di ammontare pari al bonus spettante.

ANCE ha inoltre sottolineato come il quadro normativo generale desta forte preoccupazione in quanto, il susseguirsi di mutamenti normativi, il cui culmine è rappresentato dall’approvazione del Decreto-legge 11/2023, ha provocato una situazione quantomai esplosiva e sta creando un vero e proprio effetto domino che si sta estendendo a tutta l’economia.

È stata ribadita la necessità imprescindibile di introdurre soluzioni certe e di immediata attuazione per lo sblocco totale dei crediti pregressi. Al riguardo è stata chiesta al Governo una decisione veloce per approvare misure risolutive.  La soluzione principale e più efficace è di utilizzare gli F24 a compensazione dei crediti maturati come ANCE e ABI hanno proposto da tempo, una misura resa ora possibile anche grazie alle recenti indicazioni di Eurostat.

Resta ferma la necessità della messa in sicurezza degli edifici e del loro miglioramento dal punto di vista energetico, anche in un’ottica lungimirante che guardi alla transizione ecologica e alle caratteristiche del nostro patrimonio immobiliare e che sappia inserire gli incentivi edilizi in un progetto politico ambizioso, consapevole e di lungo termine.

Sarà inoltre necessario confermare il meccanismo della cessione del credito e dello sconto in fattura che si sono dimostrati il vero e proprio motore del bonus quantomeno per i soggetti a più bassa capacità reddituale che altrimenti non avrebbero potuto sostenerne il costo economico con un approccio selettivo finalizzato anche a privilegiare gli interventi più ambiziosi.

Per il dettaglio, al seguente link sono disponibili i documenti ANCE consegnati agli atti della Commissione

Raffaella Scurati – Assimpredil Ance

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