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INTERVISTA AD ALESSANDRO RUSSO, PRESIDENTE CONFSERVIZI CISPEL LOMBARDIA

Intervista a Alessandro Russo, Presidente di Confservizi Lombardia che, insieme a Assimpredil ANCE, nei giorni scorsi ha posto all'attenzione dei candidati alla Presidenza di Regione Lombardia i temi 'caldi' per le imprese dei servizi pubblici locali e le imprese private chiamate a gestire le sfide del PNRR, a concretizzare interventi ed importanti infrastrutture, con un ruolo decisivo per il futuro delle nostre città e dei nostri territori.

Presidente Russo, quali sono le priorità del mondo delle aziende dei servizi pubblici locali che rappresenta?
Attenzione alle PMI e allo sviluppo di reti d'impresa, attenzione all'ambiente e alle persone.
Penso che si possano sintetizzare così le nostre principali istanze contenute nel documento consegnato a chi avrà il compito di governare una regione tra le più dinamiche ed economicamente attive d'Europa. Le oltre 160 imprese dei servizi pubblici che rappresentiamo - attive a livello locale nel settore idrico, dell'igiene urbana, energia e gas, trasporto pubblico locale, oltre che le farmacie comunali e l'edilizia sociale - saranno chiamate nel prossimo biennio 2024-25 a concretizzare i numerosissimi cantieri del PNRR. Ci troveremo nei prossimi anni a dover realizzare quasi il 25 per cento di investimenti in più, proprio per questo abbiamo la necessità di costruire una filiera in cui le PMI siano valorizzate e tutelate.


In quali termini?
Il sistema produttivo lombardo è costituito per la maggior parte da PMI, oltre il 90 per cento degli appalti delle nostre imprese dei servizi di pubblica utilità sono aggiudicati da aziende del territorio di piccole e medie dimensioni. Per questo motivo, in stretta collaborazione con Assimpredil ANCE che rappresenta le imprese private, abbiamo proposto l'introduzione di strumenti come i protocolli d'intesa per premiare la qualità e la responsabilizzazione delle imprese, con l'obiettivo di favorire comportamenti virtuosi e collaborativi, capaci di introdurre innovazione e di contribuire al miglioramento della qualità della vita. Una valorizzazione che sono convinto debba andare di pari passo con la semplificazione delle gare e lo snellimento degli adempimenti burocratici per le PMI. Solo così potremo far vivere le imprese locali, valorizzando i nostri territori e le rispettive comunità locali.
In questi anni abbiamo costruito con successo un insieme di rapporti e procedure improntate al rispetto e alla fiducia reciproca con l'obiettivo di realizzare nuove opere e manutenere quelle esistenti con maggiore qualità, tempi certi e sviluppando l'economia del territorio. Un 'Modello' che riteniamo possa essere replicato a livello lombardo e per questo siamo pronti a lavorare insieme ad Assimpredil ANCE su temi strategici per i prossimi anni prossimi 5 anni.


Nel documento consegnato ai candidati alla presidenza della regione affronta il tema ambientale e dell'economia circolare, decisivi se vogliamo allinearci con le disposizioni europee, ma con un percorso ancora ad ostacoli…
Di fronte della crescente capacità di innovazione e disponibilità di risorse da parte delle aziende, le nostre imprese chiedono innanzitutto di sciogliere il nodo delle difficoltà delle autorizzazioni, di avere tempi certi in caso di bonifiche, di raggiungere, anche culturalmente, l'accettabilità sociale degli impianti su cui ancora troppo spesso prevale la sindrome nimby.
Le imprese del nostro sistema sono pronte alla sfida dei prossimi anni, a realizzare il Green New Deal e contribuire alla crescita economica del territorio. Da tempo i nostri piani strategici guardano al futuro investendo su progetti innovativi di economia circolare capaci di integrare la gestione sostenibile di acqua, rifiuti ed energia. Molte delle nostre aziende associate hanno avviato una rivoluzione mettendo la tecnologia digitale a servizio dei processi industriali, sono impegnate nella ricerca per il miglioramento continuo volto al recupero delle risorse e al risparmio energetico in ottica green. Ma incontrano ancora troppi blocchi normativi. Bisogna metterle nelle condizioni di dare concretezza agli obiettivi di sostenibilità, partendo dal rendere possibile l'economia circolare. A livello regionale, nello specifico, chiediamo di intervenire per assicurare agli operatori, committenti, progettisti, ditte specializzate di demolizioni, imprese di costruzione, la garanzia che gli impianti autorizzati al ricevimento/trattamento rifiuti, grazie anche a nuove autorizzazioni e/o ampliamenti di impianti esistenti, mantengano capacità di assorbimento dei rifiuti da costruzione e demolizione anche nell'ottica delle grandi rigenerazioni urbane che stanno interessando città come Milano.


E poi ci sono le persone…
Direi che prima di tutto ci sono le persone! Senza di loro tutti i nostri progetti non sarebbero possibili.
I dati relativi ai fabbisogni occupazionali nei nostri settori rilevano gravi difficoltà nel reperire risorse umane specializzato, e le criticità non potranno che aumentare con l'incremento dei cantieri del PNRR.
Mancano giovani formati e, a causa dei costi della vita, facciamo anche fatica a trattenere i corpi intermedi a Milano e in Lombardia. Chiediamo, quindi, a chi avrà il compito di guidare la nostra regione un chiaro impegno a sostenere azioni utili a ridurre il crescente gap tra domanda e offerta che rischia seriamente di frenare la ripresa economica. Serve anche un cambio di passo culturale, puntando alla valorizzazione della formazione professionale e la formazione terziaria professionalizzante (ITS). Le nostre aziende, come abbiamo sempre fatto, sono pronte a fare la loro parte.




Alessandro Russo, Presidente Confservizi Lombardia

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