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PROTAGONISTI

INTERVISTA A VERONICA VECCHI, PRESIDENTE DI INFRASTRUTTURE MILANO CORTINA 2026

Qual è il ruolo di Società Infrastrutture Milano Cortina?
SIMICO, acronimo di Società Infrastrutture Milano Cortina, è la società creata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, da quello delle Infrastrutture e dei Trasporti, dalle Regioni Lombardia e Veneto e dalle Province Autonome di Trento e Bolzano, per la realizzazione delle infrastrutture connesse ai giochi olimpici invernali che saranno inaugurati il 6 febbraio 2026. La società è stata formalmente costituita poco più di un anno fa, a fine novembre 2021. Ad essa compete la progettazione, la realizzazione e il monitoraggio degli investimenti, agendo sia come società di progettazione sia come stazione appaltante. Tuttavia, non tutti gli investimenti inclusi nel piano olimpico sono di competenza dalla società, alcuni sono gestiti da altre stazioni appaltanti, sul territorio. SIMICO ha, poi, il compito di monitorare l'attuazione dell'intero piano.
Il piano è, ad oggi, composto da 73 investimenti, per un valore complessivo di circa 2,7 miliardi di euro. La fetta più consistente degli investimenti riguarda le opere infrastrutturali cosiddette di legacy per il territorio, ovvero prevalentemente strade e altre infrastrutture di trasporto. Si tratta di opere individuate dalle autorità locali e molte delle quali in attesa da anni di essere realizzate. Da questo punto di vista i giochi olimpici rappresentano un acceleratore per questi investimenti. Poi ci sono le opere necessarie allo svolgimento dei giochi, cioè gli impianti sportivi. Si tratta di investimenti definiti dal Comitato Olimpico Internazionale (CIO) e dalla Fondazione Milano Cortina, quest'ultimo è il soggetto a cui compete l'organizzazione dei giochi in Italia, come concessionario del CIO. La maggior parte delle infrastrutture sportive sono già presenti sui territori e la scelta delle venue olimpiche è stata fatta, appunto, con l'obiettivo di valorizzare gli impianti già presenti, che dovranno essere adeguati alle prescrizioni delle Federazioni degli sport invernali per rispettare i requisiti necessari allo svolgimento delle competizioni olimpiche.


Come intendete impostare il modello di procurement e la relazione pubblico-privato?
SMICO è una start up pubblica dedicata all'implementazione di un importante piano di investimenti. E' una occasione unica per il Paese per impostare un diverso approccio al procurement, passando da quello che è un approccio ordinario - dove il focus è interamente sul procedimento amministrativo e sulla gara - a un procurement strategico, con l'obiettivo di realizzare investimenti non solo nel rispetto dei tempi e dei costi previsti, ma anche adottando le soluzioni più innovative affinché siano assicurati sostenibilità ambientale, sicurezza sui cantieri, ottimizzazione dei costi di gestione e di manutenzioni e un impatto positivo sulle comunità locali e sull'economia. Stiamo lavorando anche a una strategia di sostenibilità del piano, con l'individuazione di un articolato sistema di indicatori, non solo ambientali, tra i più innovativi a livello internazionale.
Il procurement rappresenta il 15% del PIL e il Paese necessità di un procurement più strategico, che ponga al centro obiettivi economici, sociali ed ambientali, superando l'approccio "burocratico-amministrativo". Da questo punto di vista SIMICO agisce come buyer sofisticato e l'approccio al procurement che stiamo mettendo in piedi, che abbiamo chiamato Value Based Procurement Process, vuole rappresentare la nostra legacy immateriale, che significa lasciare all'Italia un nuovo modo di fare investimenti e di impostare il procurement, riconoscendo nel mercato un partner e non un mero fornitore/controparte.
Un pilastro di questo nuovo approccio è il sistema di monitoraggio. Abbiamo realizzato un sistema molto sofisticato e innovativo, chiamato Pyxis, per il governo digitale di tutto il procurement, che consente a tutti gli stakeholder, e quindi anche ai cittadini, di accedere ai dati di cantere - ovviamente con diversi livelli di disclosure. Questo dovrebbe favorire anche un miglioramento dell'accettazione sociale degli investimenti.
Questo sistema di procurement è di grande valore anche per le imprese e soprattutto per le piccole, in quanto intende favorire lo sviluppo e il consolidamento di competenze nel mercato, proprio perché la PA è più sofisticata nel modo in cui imposta e gestisce i contratti d'appalto.
Rispetto al rapporto pubblico - privato, segnalo che alcuni degli investimenti inclusi nel piano olimpico saranno realizzati in concessione, che rappresenta la forma più avanzata di collaborazione pubblico privato negli investimenti pubblici.


L'80% degli interventi è previsto entro dicembre 2025: ce la faremo?
Queste sono ad oggi le previsioni che derivano dalla ricognizione dei tempi, dei costi e delle risorse, realizzata con le Istituzioni nazionali, regionali e locali. È sotto agli occhi di tutti l'impennata dei prezzi. SIMICO è soggetto attuatore, non decide gli investimenti e le risorse da stanziare per le Olimpiadi, compito che pertiene alle Autorità politiche. Il team di SIMICO ha competenze eccellenti e nostro compito è tecnico, anche per mettere le Autorità politiche nelle condizioni di assumere le migliori scelte sul piano degli investimenti.
Il nostro obiettivo sarà quello di assicurare la tenuta dei cronoprogrammi e dei budget e che le infrastrutture vengano fatte con estrema attenzione alla sostenibilità, ambientale, sociale ed economica, secondo appunto il paradigma del Value Based Procurement Process, che è un'altra importate sfida e parte integrante della nostra mission.


Prof. Veronica Vecchi
Full professor of practice di Business Government Relations,
SDA Bocconi school of Management
Presidente di Infrastrutture Milano Cortina 2026


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