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PRESIDENZA

Care amiche, Cari amici,

lo scorso 16 gennaio abbiamo ospitato in Assimpredil Ance un confronto sullo stato di avanzamento dei lavori per prossime Olimpiadi invernali Milano Cortina del 2026, alla presenza del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini e del Sottosegretario di Stato Alessandro Morelli. L'evento ha visto la partecipazione in qualità di relatori anche della Presidente di Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026, Veronica Vecchi, di cui abbiamo il piacere di ospitare l'intervista su questo numero di Dedalo; dell'Amministratore delegato di Ferrara Expo Silvia Paparella; del Presidente di ANCE Belluno Paolo Dal Cian e del nostro Vice Presidente alle Opere Pubbliche Paolo Riva.

Sono in gioco investimenti pubblici importanti, a cui si aggiungono quelli privati relativi a opere in corso, risorse che potranno incidere significativamente sul territorio. Sono risorse straordinarie che richiedono analoga straordinarietà per i processi decisionali e burocratici, qualora non si possano raggiungere gli obiettivi temporali di completamento delle opere in condizioni di ordinarietà.

La legacy non sarà solo la materialità delle infrastrutture e dei servizi che riusciremo a realizzare, ma sarà il nuovo modello di relazione pubblico privato che questa esperienza ci permetterà di sperimentare in linea con il principio di collaborazione che il nuovo Codice degli Appalti ben evidenzia.

Dal dibattito è emerso con forza e chiarezza come la questione centrale riguardi i prezzi: se vogliamo realizzare le opere necessarie per lo svolgimento delle Olimpiadi bisogna andare in gara con prezzi adeguati e dare attuazione ai meccanismi revisionali in tempo, per evitare squilibri economici e sovraesposizioni da parte degli appaltatori.

E non è più sostenibile un sistema che si regge su finanziamenti anticipati delle opere da parte degli esecutori perché, visti gli importi, si rischia il fallimento.

Il Codice Appalti, oggi in discussione parlamentare, potrebbe risolvere alcune questioni aperte, ma servono chiarimenti, ad esempio, sui meccanismi di revisione prezzi previsti.

Non posso che evidenziare l'assurdità di un sistema di Prezzari incomparabili: declaratorie diverse tra Regioni, logiche analitiche difformi, prezzi variabili.

Un sistema complesso per le imprese e per chi controlla, che genera un inspiegabile disallineamento.

Ne abbiamo ampiamente parlato lo scorso 16 gennaio al Ministro Salvini e al Sottosegretario Morelli durante il convegno sulle Olimpiadi invernali e lo abbiamo ribadito durante gli incontri con i candidati alla Presidenza di Regione Lombardia.

Ance ha presentato un dossier completo per la revisione del Codice dei contratti e auspichiamo, come si rileva dalle dichiarazioni di questi giorni del Ministro Salvini, che la revisione verso un sistema dinamico diventi concreta.

Altro punto fondamentale riguarda l'importanza di prevedere nuove forme di coinvolgimento delle PMI, perché senza questa componente della filiera i lavori non si faranno.

L'esperienza dei grandi lavori, che negli anni passati hanno interessato il territorio, dimostra come le nostre imprese siano state spesso coinvolte solo come sub appaltatori con contratti capestro, penali e garanzie spropositate. Nessuna interlocuzione e visibilità con la stazione appaltante. Nessuna possibilità di dimostrare e accrescere la propria competenza.

Questo modello non funziona più e le gare rischiano di andare deserte. In altri Paesi esistono quote minime del contratto da affidarsi alle PMI per grandi appalti.

Assimpredil Ance ha recentemente siglato con il Comune di Milano un protocollo che prevede meccanismi premiali per l'impresa affidataria che concorre alle gare con accordi collaborativi nella sua filiera.

Il Protocollo riguarda gli appalti finanziati con gli investimenti previsti dal PNRR e a quelli di importo superiore alle soglie europee e/o di considerevole complessità tecnica, quindi replicabile anche per queste opere.

La nostra sollecitazione alle stazioni appaltanti di questo grande evento, ed in particolare alla Società Milano Cortina è, quindi, quella di considerare anche le PMI, la spina dorsale del nostro sistema produttivo, con l'obiettivo di favorirne la crescita di tutto il sistema produttivo attraverso una positiva collaborazione di filiera, più moderna, efficiente ed efficace.

In merito ai prossimi lavori connessi alle Olimpiadi è importante che siano occasione per innescare innovazione, sostenibilità e qualità ambientale.

Una delle più urgenti questioni da affrontare è quella del recupero dei materiali derivanti dagli scavi e dalle demolizioni. In Valtellina, come a Milano, gli impianti di recupero dei materiali riciclabili derivanti dalla cantierizzazione delle opere sono pieni e rischiamo il collasso.

Bisogna dare concretezza agli obiettivi di sostenibilità partendo dal rendere possibile l'economia circolare.

Occorre intervenire sul Decreto EOW correggendo l'impostazione che ha di fatto ha bloccato gli investimenti per il trattamento e il recupero dei materiali riciclati, favorendo l'impiego di questi materiali come sottofondo nelle opere infrastrutturali.

Siamo consapevoli che il nostro compito è far capire il valore delle costruzioni per la qualità dell'ambiente, ma anche per la qualità sociale, e che tocca a noi usare questa occasione unica per mettere in campo le competenze e le capacità delle imprese.

In questa direzione va il nostro Codice di Condotta Cantiere Impatto Sostenibile.

Concludo queste mie considerazioni con l'auspicio che si risolvano i nodi legati alla messa a terra delle gare e che il Codice degli appalti sia una occasione e non un nuovo problema.

Perché le infrastrutture e le opere che saranno realizzate sono centrali per lo sviluppo del territorio e del Paese.

Porteranno benefici alla collettività e modernizzazione al Paese.

Noi imprese siamo pronti a fare la nostra parte.

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