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Ad Mapei, Veronica Squinzi: "Puntare su internazionalizzazione, innovazione, specializzazione e sostenibilità"

La vostra azienda è fortemente impegnata sul piano della sostenibilità. Perché è importante che il comparto delle costruzioni si curi del proprio impatto ambientale? Qual è il percorso che attende le aziende verso una transizione ecologica? Quali le difficoltà all'orizzonte?
Mapei è da sempre un'azienda votata alla sostenibilità. Ricerchiamo ed innoviamo per rispondere alle esigenze di un mercato sempre più sensibile alle tematiche ambientali e per aumentare, nel contempo, la durabilità degli edifici riducendo gli interventi di manutenzione.
Questo porta a notevoli risparmi in tutti i processi di recupero e smaltimento rifiuti per una reale applicazione dei dettati dell'economia circolare. La sostenibilità, in edilizia, è sempre più spesso associata all'idea di progetti di grande rilievo, anche privati. Proprio a Milano abbiamo esempi concreti, quasi 'casi di scuola', dove numerose costruzioni di pregio sono certificate con il protocollo di eco sostenibilità LEED. Spero che una corretta applicazione del Green Deal permetta di estendere il concetto di sostenibilità anche laddove non sia necessario un capitale elevato per realizzare progetti di nuova concezione. Visto che uno dei punti cardine nelle scelte politiche italiane ed europee - e non solo - è l'attenzione a una sostenibilità non solo ambientale ma anche sociale, questo elemento è cruciale per una vera transizione ecologica. Mapei è in linea, già da tempo con il Green Deal che, tra le molte azioni, cerca di stimolare l'adozione di cicli di produzione sempre più sostenibili e rispettosi dell'ambiente, e nuove modalità di costruire e rinnovare per realizzare edifici efficienti sotto il profilo energetico e conformi all'economia circolare.

Quale impatto ha avuto la pandemia da Covid-19 sul lavoro in azienda e nel settore? Come avete fronteggiato i cambiamenti imposti dall'emergenza sanitaria? Quali di questi, secondo Lei, saranno permanenti?
Il 2021 è stato un anno sicuramente migliore del 2020, grazie soprattutto alla campagna vaccinale e alle misure adottate per contenere la pandemia, che ancora non ci ha lasciato come vorremmo.
Purtroppo, il contesto resta in continua evoluzione. Tutto il nostro settore è in fibrillazione da mesi per l'esplosione dei costi energetici e le difficoltà sulle materie prime. A rincarare la dose è intervenuta la triste vicenda Ucraina. Mapei, sia come persone sia come azienda, ha risposto con il senso di responsabilità di sempre. Sul Covid abbiamo rispettato le regole, con efficacia, efficienza e serenità. Oggi, anche pensando al futuro, posso dire che siamo tornati al pieno organico, anche se continuiamo ad utilizzare in modo più consapevole ed efficace il lavoro da remoto e le piattaforme digitali. Questo è possibile grazie agli investimenti nei nostri impianti, nella digitalizzazione, nella formazione del nostro personale e della nostra clientela, che ci hanno permesso di mantenere efficienza e qualità. Con una combinazione vincente tra internazionalizzazione e investimenti, continuiamo ad operare e produrre in piena sicurezza, per assicurare le forniture ai clienti in Italia e in tutto il mondo, garantendo continuità a cantieri e opere infrastrutturali strategiche., oltre a tutti i segmenti dell'edilizia, pubblica e privata. Piccola nota a margine. Abbiamo elaborato e condiviso attenti protocolli per la salute delle nostre persone e investito in dispositivi e tecnologie per garantire il proseguimento delle attività in sicurezza sia in presenza che da remoto.

In questo momento particolare e di sfide complesse qual è la strategia di lungo termine da adottare per cogliere le nuove opportunità che il settore ha da offrire?
La nostra strategia si basa su 4 pilastri: Internazionalizzazione, Innovazione, Specializzazione e Sostenibilità. Fedeli a questi principi siamo cresciuti in questi primi 85 anni di vita, diventando una multinazionale presente in 57 paesi di tutto il mondo.
Ma ai nostri 'pilastri' si realizzano investendo prima di tutto, sulle persone. Solo con una squadra preparate e coesa è possibile affrontare le sfide che abbiamo di fronte.

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