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SOSTENIBILITÀ

Edilizia green: nel 2022 creerà 265mila nuovi posti di lavoro

L'edilizia mette a segno un incremento degli addetti nei primi nove mesi del 2021 pari al 7,9% in più (94mila lavoratori) e un fabbisogno occupazionale diretto per il 2022 che si aggira attorno alle 170mila unità, a cui si sommano 95mila unità nei settori collegati, per un totale di 265mila posti di lavoro. Una domanda legata soprattutto alla 'nuova edilizia' spinta dal Pnrr, dal Superbonus e da un processo di riposizionamento delle imprese proprio sui temi della sostenibilità: nel periodo 2016-2020 sono state ben 46.537 delle imprese del settore, quasi una su tre (28,7% del totale), che hanno fatto eco-investimenti per migliorare processi e prodotti in un'ottica di sostenibilità. Lo racconta il rapporto di fondazione Symbola '100 italian green building stories'.

Le soluzioni tecnologiche per la riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare nazionale, responsabile di circa il 40% delle emissioni di Co2, riducono la dipendenza da fonti fossili tradizionali e rilanciano la filiera edilizia italiana, che più di altre ha sofferto le crisi del nuovo millennio. Secondo i dati di Enea e del Ministero per la Transizione Ecologica, al 31 dicembre 2021 le detrazioni relative al Superbonus 110% - previste al termine dei lavori - hanno già raggiunto i 17,8 miliardi di euro. Dal rapporto emerge che, tra le imprese, si sperimentano efficienze e simbiosi industriali per valorizzare i sottoprodotti di un'azienda o di una filiera trasformandoli in nuova materia per altre; nei dipartimenti di Ricerca e Sviluppo si studiano materiali più durevoli, riciclabili, salutari per l'uomo e l'ambiente; le tecnologie digitali trovano ormai applicazione in diverse fasi del processo edilizio, dalla progettazione alla cantierizzazione fino alla manutenzione, permettendo il controllo dell'intero ciclo di vita dell'opera con benefici sui costi e sull'ambiente. Anche i cantieri si muovono sempre più verso la prefabbricazione dei componenti: dall'impiego di soluzioni per la produzione di energia da fonti rinnovabili (come il fotovoltaico o l'eolico 'da balcone') fino a innovativi cappotti hi-tech per la riduzione spinta delle dispersioni termiche. Si tratta di tecnologie che contribuiscono alla riduzione dell'inquinamento locale e dei gas serra e che si stima possano contribuire ad un risparmio nelle bollette energetiche delle famiglie italiane fino a 1500-2000 euro all'anno. Non da ultimo, emergono tecnologie per la gestione della risorsa idrica e dei rifiuti: una convergenza tra aree verdi, facciate e impianti idrici, o nuovi sistemi per migliorare gestione, separazione e stoccaggio dei rifiuti. Storie virtuose dal territorio che mostrano un futuro orientato alla green economy e all'economia circolare che spesso è già realtà.

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