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PROTAGONISTI

Intervista al Dr. Carlo Sangalli, Presidente Camera di Commercio Milano, MonzaBrianza e Lodi

Presidente Sangalli, parlando di progresso sociale ed economico del territorio, quale ruolo vede per il settore delle costruzioni negli anni a venire, tanto sul versante privato che su quello pubblico?
Lo sviluppo delle infrastrutture non può che essere centrale per la crescita sociale ed economica dei territori. Sia sul fronte pubblico che su quello privato ci sono straordinarie opportunità che dovrebbero per questo diventare priorità ma spesso sono frenate dagli eccessi. Eccesso di cattiva burocrazia, eccesso di normative penalizzanti, eccesso di conflittualità politica, eccesso di lunghezza nei tempi della giustizia. Sono in fondo nodi storici che tuttavia attendono ancora in gran parte di essere risolti.

Costruzioni vuole dire soprattutto grandi infrastrutture, un asset decisivo per la promozione, l'attrattività e la crescita di una comunità: come fare in modo che la straordinaria opportunità del PNRR non venga vanificata dal vorticoso aumento dei prezzi di materiali ed energia?
Il PNRR è stata la risposta efficace e puntuale dell'Unione Europea alla crisi senza precedenti della pandemia. Nessuno poteva prevedere, quest'anno, il dramma della guerra in Ucraina e il conseguente rialzo della spesa energetica. In uno scenario così radicalmente mutato è necessario, da un lato, rispettare il cronoprogramma concordato con Bruxelles ma nello stesso tempo valutare i passaggi futuri del PNRR in termini di flessibilità o revisione di alcuni progetti. Un percorso certamente molto delicato e complesso che deve essere portato avanti in stretto raccordo con l'Unione Europea.

Assieme ai costi, le competenze qualificate rappresentano l'altra sfida strategica per il futuro del settore: Camera di Commercio come può affiancare le imprese nella formazione delle figure necessarie all'evoluzione e alla crescita del comparto?
L'aspetto formativo è certamente una delle mission della Camera di commercio portata avanti soprattutto attraverso l'azienda speciale Formaper. Una formazione che si sviluppa a livello trasversale e contribuisce, in particolare, alla digitalizzazione e all'innovazione. Così come diverse progettualità che sviluppiamo con il sistema universitario milanese costituiscono un altro importante contributo alla crescita complessiva del nostro mondo imprenditoriale.

"Cantiere a impatto sostenibile" è uno dei contributi di Assimpredil ANCE alla costruzione di una economia sostenibile e circolare, un tema affrontato anche dalla Camera di Commercio in diversi appuntamenti. Quali strumenti per accelerare questo processo?
La Camera di commercio sta realizzando una serie di azioni che hanno l'obiettivo di promuovere lo sviluppo di un'economia circolare nel rispetto delle norme ambientali, peraltro in coerenza con quanto previsto dagli obiettivi di sviluppo sostenibile definiti dalle Nazioni Unite. Tradotto in concreto significa che anche nel prossimo anno proporremo alle imprese un servizio di orientamento per acquisire nuove conoscenze, competenze e strumenti in materia di normativa e adempimenti ambientali, economia circolare e sviluppo sostenibile. Allo stesso tempo, la nostra Camera sosterrà le imprese, anche tramite bandi, per favorire la transizione ecologica. L'obiettivo è realizzare un modello produttivo che riqualifichi i settori e le filiere in ottica di circolarità, accrescendone la competitività, anche con il coinvolgimento del mondo associativo.

Bonus edilizi e crediti bloccati per decine di milioni di Euro, a suo parere come si può spezzare questo circolo vizioso?
Il superbonus è certamente una misura rilevante per il rilancio del settore e di conseguenza per la crescita di Pil e occupazione ed è utile per rafforzare il percorso di sviluppo sostenibile e in generale per la sicurezza e la rigenerazione urbana. Il contrasto a fenomeni di illegalità, così come sul fronte della cessione dei crediti, è ovviamente giusto e necessario ma non deve significare la paralisi dei cantieri. La soluzione non può che essere ricercata in un raccordo più stretto tra governo e associazioni di categoria per trovare una soluzione equilibrata in grado di rimettere in moto la nostra economia.



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