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PRESIDENZA

Care amiche, cari amici,

se dovessi riassumere in una parola questo 2022 che si avvia a conclusione, sarebbe certamente un aggettivo: estremo.

Come definire altrimenti un anno che ha visto il nostro settore oscillare con tanta frenesia tra opportunità mai conosciute prima e minacce potenzialmente letali?

A un estremo, dunque, l'euforia - forse un po' eccessiva, diciamocelo con onestà - per il PNRR, le occasioni dei bonus fiscali per la casa, i tanti progetti di rigenerazione urbana e di potenziamento infrastrutturale nei nostri territori.

All'estremo opposto la schizofrenia nelle modifiche legislative agli stessi bonus casa, i crediti fiscali incagliati, l'aumento esorbitante dei costi dei materiali, gli appalti inaffrontabili dal punto di vista finanziario, gli intoppi continui nella pubblicazione e aggiudicazione dei bandi oltre alla zavorra, quella purtroppo cronica, della burocrazia.

Come imprenditori siamo strutturalmente abituati alla battaglia, fa parte del nostro DNA, ma mai abbiamo dovuto tenere aperti tanti fronti contemporaneamente e tutti potenzialmente letali per le singole imprese e per il settore nel suo complesso.

Questo 2022 che ci lasciamo alle spalle ha quindi rappresentato un durissimo "stress-test" per tutti noi e sono convinta che ci lasci in eredità la coscienza ancora più profonda di quanto sia fondamentale avere alle spalle delle nostre imprese un sistema unito, solido e competente. Per quanto possiamo essere grandi, bravi e forti singolarmente, ci sono battaglie che possono essere affrontate e vinte solamente facendo squadra.

Voglio quindi cogliere questa occasione per ringraziare le donne e gli uomini di Assimpredil Ance che hanno affrontato il 2022 in prima linea nel promuovere e tutelare la cultura, il valore e gli interessi del nostro settore. è il loro impegno quotidiano che ci ha permesso di affrontare con determinazione ogni singolo impegno e di portare a casa vittorie determinanti.

Non è retorica riconoscere che sono sempre le persone a fare la differenza nelle organizzazioni. Teniamocele dunque strette queste persone di valore, perché sappiamo già per certo che i dodici mesi che abbiamo di fronte non saranno meno complessi ed estremi di quelli che passati. Dovremo ancora battagliare parecchio, come singole imprese e come sistema. E lo faremo senza sosta e senza esitazioni, come sempre.

Auguro quindi a tutti noi un Natale di serenità e di "tregua" dalle fatiche quotidiane per dedicarci ai nostri affetti e ritrovare le energie necessarie ad affrontare il 2023 con il giusto passo. Un passo che deve avere come bussola la consapevolezza che le nostre imprese hanno, tra le altre responsabilità, anche quella di agire pensando alle generazioni future e alla loro qualità della vita. Lo straordinario dono che mi è stato fatto quest'anno, diventare mamma, ha rafforzato in me la consapevolezza che il modo di vivere dei nostri figli in futuro dipende in grande parte dalle scelte che compiamo oggi. Non scordiamolo mai.

Buone Feste a tutti.

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