Visita il Sito Web »
PROTAGONISTI

Vicesindaca Città metropolitana di Milano, "Su Superbonus si rischia di avere il fiato corto: bisogna 'sorreggere' il sistema"

Dalla Città Metropolitana di Milano passano molti dei progetti legati al Pnrr. Si riuscirà a sfruttare appieno l'occasione offerta dai fondi europei? Quali ostacoli vede all'orizzonte?
Il Pnrr e tutto il tema legato alle grandi risorse è certamente da una parte una grande opportunità, dall'altra obbliga la pubblica amministrazione a dei tempi molto stretti e modalità serrate. Rappresenta quindi una sfida colossale perché le risorse sono davvero ingenti e richiamano alla responsabilità: questi bandi che, per quello che riguarda la Città Metropolitana interessano edifici scolastici, infrastrutture, mobilità sostenibile o riqualificazioni, devono avere uno sguardo lungo e corrispondere ai criteri di sostenibilità indicati da parte dell'Unione Europea; dunque bisogna essere responsabili nelle realizzazioni che si sviluppano. I tempi stretti sicuramente la garanzia di una scadenza certa, tuttavia la pubblica amministrazione ha dei percorsi a volte più lunghi come quelli dei bandi pubblici, e questa è una tutela nella spesa del denaro pubblico, ma spesso richiedono progettualità già pronte. Bisogna riuscire a utilizzare questi fondi non per 'fare per forza' ma 'fare bene', con una visione nel rispetto dei bisogni e delle ricadute positive che questi interventi avranno. Il contesto in cui ci muoviamo, dopo il momento drammatico della pandemia, con delle emergenze che si sommano del caro energia e della guerra, rende particolarmente critico il rispetto dei tempi e dei costi preventivati: diventa particolarmente delicato monitorare e avere degli strumenti da parte governativa per affrontare queste urgenze in corsa. C'è un quadro complesso e sfidante che ci chiama ad essere capaci di flessibilità e tempestività nella risposta. Cerchiamo di reagire velocemente al servizio dei comuni, che spesso sono realtà più piccole e non strutturate. In questo senso, le indicazioni del governo dovrebbero permetterci di accogliere delle modifiche 'in corsa' viste le condizioni mutate rispetto al contorno iniziale.

Quanto pesano il caro energia, il caro materiali e le difficoltà legate alla guerra in Ucraina nella gestione delle risorse?
Sollecitiamo misure normative che possano aiutare gli enti locali ad affrontare, con norme tempestive, gli aumenti dei costi perché, diversamente, ci troviamo ingessati in un qualcosa che non è mai successo prima e, con cantieri aperti, l'impossibilità di portarli a termine. L'amministrazione deve mantenere flessibilità, capacità di adattarsi al momento e di essere rispondente ai bisogni, pur non abbassando le tutele rispetto all'impiego di soldi pubblici e la garanzia che siano utilizzati bene. Se si deve fare una fotografia dell'ora, adesso, io posso solo restituire preoccupazione. è una situazione che merita attenzione. La Città Metropolitana di Milano ha una difficoltà di chiusura del bilancio strutturale, che ha ereditato, e che ci mette in difficoltà costantemente rispetto all'approvazione dei documenti programmatori. Da tempo chiediamo un intervento strutturale. Oggi il governo è impegnato a dare risorse agli enti locali, a province e Città metropolitane per affrontare questo momento complicato, va però detto che è necessario fare uno sforzo in più. In particolar modo, sui cantieri avviati, che hanno definito un quadro economico in un altro momento, il rischio è che il caro prezzi comporti l'impossibilità di portare a compimento i lavori, e questo ovviamente ci allarma e ci preoccupa. Alle fragilità insite si sommano criticità di aumenti di spesa. Il problema è gigantesco. Credo che si debbano tutelare quei grandi investimenti che questo Paese sta cercando di mettere a terra, che vedono cambiare troppo rapidamente le condizioni rispetto ad altri momenti: questo non può tradursi in un collasso del sistema, bisogna riuscire a capire quali soluzioni si possono agire. è la partita, oltre alla pandemia, oltre alla guerra, più grande per questo governo che deve riuscire, anche nella concretezza dell'esecutivo, a dare risposta al mondo dell'impresa, generatore di opportunità, di economia, e quindi di rilancio del sistema Paese.

Il caos normativo sui bonus edilizi, in primis sul Superbonus 110%, incide sulle iniziative sul territorio metropolitano?
è un momento davvero ricco di opportunità e di possibilità di investimento ma il rischio è di avere tutti il fiato corto: la preparazione della documentazione legata, ad esempio, all'attuazione del Superbonus 110% passa attraverso la pubblica amministrazione che quindi ha una richiesta che è esplosa in termini di numero di domande e mette in gioco una necessità un di personale più alta. Tuttavia, con risorse di personale invariate e con un grande affaticamento degli enti pubblici, dalla Città metropolitana, alle province, ai comuni, si fa fatica a tradurre questa richiesta in operatività capace di essere, nei tempi e nei modi, adeguata a quello che sarebbe necessario. Credo che questo sia un momento storico in cui le opportunità di investimento non mancano, però questo sistema va 'sorretto': nella capacità, per la pubblica amministrazione, di dare risposta alle richieste del soggetto privato e dall'altra parte, nell'impresa, nella difficoltà di assorbire picchi di grande lavoro. Non possiamo nasconderci le difficoltà: dobbiamo essere capaci di analizzarle, guardarle e provare a dare risposte, nel piccolo come nel grande. E ci deve essere anche un processo di ascolto. Non ci fermiamo, però possiamo reagire e vogliamo farlo in maniera tempestiva perché crediamo davvero che questa sfida ci riguarda. Quindi non giochiamo al ribasso, anzi: ci mettiamo in gioco.

Qual è l'impegno di Città metropolitana verso il tema della sostenibilità?
Come Città metropolitana di Milano abbiamo avuto la capacità, attraverso l'attivazione di progettazioni europee o bandi con una dimensione regionale, di attivarci ed iniziare a interrogarci su quale fosse la modalità più sostenibile per affrontare le progettualità. Questo partendo da una cosa necessaria: l'analisi dei territori. Abbiamo costruito una mappatura delle condizioni del nostro territorio identificando quelli più in difficoltà, quelli che hanno subito quindi un incremento di urbanizzazione molto spinto e quelli meno. Una mole di dati importanti, a disposizione di tutti, anche professionisti e aziende, che permettono di intervenire con quel principio che anche il Pnrr chiede con forza: non produrre danni o compromettere la qualità del luogo in cui si agisce. Città metropolitana sta contribuendo su diversi livelli a dare un imprinting agli interventi, con al centro l'idea della sostenibilità. Si tratta di un bagaglio di strumenti per mettere a terra progetti che sono utili adesso, che sono cogenti e urgenti, su cui però è necessario iniziare a interrogarsi prima, con una visione strategica. Una sensibilità che interpreti quel ruolo di 'soggetto di area vasta', come è la città metropolitana, che dia indirizzi e stimoli i cambiamenti verso un mondo più sostenibile, portando non solo teoria ma anche progettualità e buon esempio, perché le buone pratiche sono sempre l'elemento generatore di altre buone pratiche.

Leggi le altre notizie »