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Assessore Maran, "Indispensabile prorogare il Superbonus 110% al 2026 per non sprecare questa occasione"

Come procede l'impegno del Comune per favorire le opportunità legate al Superbonus nell'edilizia popolare?
Oggettivamente male e son davvero preoccupato che si sprechi questa occasione. Come è evidente le aziende si sono rivolte prioritariamente su immobili privati rispetto a gare pubbliche che hanno le necessarie procedure burocratiche. E' indispensabile prorogare il bonus al 2026 e comunque oltre la scadenza dei bonus per edifici privati in modo da concentrare questo investimento per rinnovare il patrimonio abitativo pubblico che è esausto e dove comunque abita l'11 per cento dei milanesi.

Gli aiuti del Governo saranno sufficienti, a suo avviso, a far fronte al caro energia e materie prime che sta mettendo in grave difficoltà le imprese provocando, in molti casi, un blocco dei cantieri?
Intanto credo che il governo abbia portato a termine azioni importanti e cercherei di valorizzare e cogliere queste occasioni. Sicuramente vi sono ancora diversi punti su cui fare di più e meglio: queste elasticità vanno estese anche agli interventi per gli oneri di urbanizzazione però è importante partire e utilizzare le occasioni attuali e non stare fermi attendendo nuove modifiche e sostegni.

Cogliere le sfide del Pnrr sembra una corsa contro il tempo. Sarà in grado Milano di mettere a terra le opportunità che offrono i fondi europei?
Stiamo facendo del nostro meglio in una situazione evidentemente complessa per l'incremento dei costi e la difficoltà nel reperire le forniture. Penso però che queste sfide siano importanti non solo per realizzare le opere ma anche per plasmare un metodo di lavoro da usare anche in futuro. Dobbiamo utilizzare bene i fondi del pnrr ma gli investimenti a milano non si esauriscono certo in questo.

Milano-Cortina. In che modo le Olimpiadi saranno il motore per una trasformazione della città?
Abbiamo vinto la possibilità di ospitare le Olimpiadi perché non abbiamo vincolato il futuro di Milano ad esse ma le abbiamo armonicamente inserite nella nostra idea di città che si svilupperà nei prossimi anni verso sudest e che ha l'obiettivo di accompagnare una svolta ambientale a quella sociale con case per giovani e studenti. E' questa la sfida di Milano, non uno sviluppo fine a se stesso ma indirizzato invece a obiettivi sociali volti a migliorare la qualità della vita e a creare buon lavoro.

Quali sono gli impegni del Comune per rendere la città più sostenibile, anche nell'edilizia?
Oggi dobbiamo tenere insieme obiettivi ambientali e sociali. Milano vive un momento eccezionale da dieci anni, adesso abbiamo bisogno che l'edilizia non si concentri solo sull'obiettivo di costruire inquinando meno ma che sia in grado di realizzare case a prezzi accessibili. Ad oggi la proprietà fondiaria e gli aspetti finanziari degli investimenti hanno invece schiacciato le imprese sul taglio degli introiti, nonostante la fase espansiva, per costruire case fuori dalla portata anche della classe media. Credo che la sostenibilità oggi non sia solo quella ambientale ma anche garantire un equo guadagno a chi realizza case con la priorità di offrire abitazioni a prezzi ragionevoli per chi deve comprare ed affittare.

Com'è la città del futuro? Quali progetti attendono Milano nei prossimi anni?
Milano ha numerosi progetti qualificanti, pensiamo agli scali ferroviari, all'ex macello o alla rivoluzione che trasformerà piazzale Loreto. La cosa più significativa e' che stiamo vedendo nascere una città policentrica intorno alle istituzioni culturali. Il nuovo campus del Conservatorio a Rogoredo, l'Accademia di Brera allo Scalo Farini, lo IED all'ex macello, la Fabbrica della Scala al Rubattino, la Statale a Mind disegnano finalmente una città che investe in quelle che vengono definite periferie con le sue migliori istituzioni.

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