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PRESIDENZA

Amiche e amici,

ci stiamo tutti interrogando sull'andamento del settore per i prossimi mesi e la preoccupazione è diffusa.
Eppure, nel 2021 la crescita del PIL è stata superiore alle aspettative (+6,6%) e ha superato i nostri principali competitors europei, tranne la Francia (+7%). Circa un terzo della crescita del PIL del 2021 è stato generato dal nostro settore con una ripresa diffusa del mercato immobiliare; certamente anche con il traino degli ecobonus.
Per il 2022 la Commissione Europea stima una crescita del PIL del 2,4%, molto lontana dalla precedente previsione che, solo pochi mesi fa, la fissava al 4,1%,
Le risorse messe a disposizione crescono e ai 222 miliardi (191,5 Risorse Europee e 30,6 Fondo Complementare) si aggiungono poi circa 13 miliardi di fondi REACT e altri 10 miliardi per progetti legati allo sviluppo della rete AV/AC (Salerno-Reggio Calabria e Verona-Padova).
Dei 222 miliardi del PNRR, 108 impattano, come sappiamo, sul settore delle costruzioni di cui 41,8 miliardi, il 39 %, sono destinati alla Missione 2 Rivoluzione Verde e transizione Ecologica. Il 27,6 %, ben 27,6 miliardi vanno alla missione 3 infrastrutture per una mobilità sostenibile.
Possiamo pertanto dire che il nostro settore è fondamentale, che siamo soci, partner del PNRR contribuendo per il 50 % alla buona riuscita dello stesso. Il settore delle costruzioni, se guardiamo agli obiettivi ambientali è socio al 78% della transizione ecologica prevista nel PNRR (71,7 mld).
La sostenibilità nel PNRR è certamente il filo conduttore ma sappiamo che il nostro Paese è chiamato a giocare una grande sfida per veramente cambiare passo allo sviluppo futuro italiano.
Il 37% delle risorse del PNRR devono concorrere alla transizione ecologica, con investimenti per il contrasto al cambiamento climatico e ambientale rispettosi del principio DO NO SIGNIFICANT HARM (DNSH).
Gli interventi del PNRR non devono, dunque, arrecare nessun danno significativo all'ambiente, ai sensi del Regolamento della Tassonomia per la finanza sostenibile (art. 17 del regolamento (UE) 2020/852). Ovvero devono ridurre le emissioni inquinanti, prevenire e contrastare il dissesto del territorio, minimizzare l'impatto delle attività produttive per migliorare la qualità della vita e la sicurezza ambientale, oltre che per lasciare un Paese più verde e sostenibile alle generazioni futuro, senza creare ora un significativo aggravio.
Nessuna misura deve arrecare danno ai seguenti 6 obiettivi ambientali:
1. Mitigazione dei cambiamenti climatici;
2. Adattamento ai cambiamenti climatici;
3. Uso sostenibile e protezione delle risorse idriche;
4. Transizione verso un'economia circolare;
5. Prevenzione e controllo dell'inquinamento;
6. Ripristino della biodiversità e degli ecosistemi.
Per fare tutto questo, dei 64,2 miliardi destinati alla sostenibilità nelle varie missioni, di cui 55,8 dal Recovery e 8,4 dal Fondo Complementare, 36,5 miliardi, ovvero il 57 %, sono destinati direttamente dalla missione Transizione ecologica e 22,3 miliardi , il 35 %, arriveranno dalla missione Infrastrutture per la mobilità sostenibile . Possiamo dire che il 60 % delle risorse assegnate dal PNRR alle costruzioni concorre concretamente alla transizione ecologica.
Volendo entrare nel dettaglio dei suddetti 64,2 miliardi, gli stessi sono sparpagliati in 6 missioni e 36 misure che credo interessante analizzare .
Alla missione 1 - DIGITALIZZAZIONE, INNOVAZIONE, COMPETITIVITA E CULTURA (1,1 mld) per efficientamento energetico di cinema, teatri e musei, per attrattività dei borghi, per valorizzazione dell'identità di luoghi, parchi e giardini storici, per il Progetto Cinecittà e per la Competitività delle imprese turistiche
Alla missione 2 - RIVOLUZIONE VERDE E TRANSIZIONE ECOLOGICA (36,5 mld) i fondi sono assegnati per Infrastrutture di rete e smart grids, per resilienza climatica delle reti, rafforzamento mobilità "soft" (ciclovie), trasporto pubblico di massa, infrastrutture di ricarica elettrica. Ma anche per il Piano di sostituzione di edifici scolastici e di riqualificazione energetica, di Efficientamento degli edifici giudiziari, per il Superbonus 110%, per la Riduzione del rischio idrogeologico, resilienza, valorizzazione del territorio e efficienza energetica dei Comuni, infrastrutture idriche, resilienza dell'agrosistema irriguo, investimenti in fognatura e depurazione.
Per le INFRASTRUTTURE PER UNA MOBILITA' SOSTENIBILE della missione 3 vanno 22,3 mld destinati alle Linee ad Alta Velocità, alle Connessioni diagonali, a Rafforzare i nodi metropolitani e i collegamenti nazionali chiave, a Rafforzamento delle linee regionali, al Potenziamento, elettrificazione e resilienza delle ferrovie nel Sud, al Miglioramento delle stazioni ferroviarie nel Sud, Green Ports, allo Sviluppo dell'accessibilità marittima e della resilienza delle infrastrutture portuali ai cambiamenti climatici, all'Aumento selettivo della capacità portuale, all' Ultimo/Penultimo miglio Ferroviario/stradale, all'Efficientamento energetico di porti, all'Elettrificazione delle banchine (cold ironing)
Da evidenziare poi i SERVIZI DI ISTRUZIONE (0,4 mld) per Alloggi per studenti della M4, l'INCLUSIONE E COESIONE (0,5 mld) con Sport e inclusione, nonché con le Zone Economiche Speciali (ZES) della M5 e per finire la M6 che nel capitolo SANITA' (3,4 mld) finanzierà la Casa della comunità, l'Ammodernamento tecnologico e digitale, l'Ospedale sicuro e sostenibile
Tutti questi interventi andranno realizzati nel rispetto del requisito del DNSH; dall'analisi che come sistema ANCE stiamo facendo sulle Schede tecniche relative a ciascun settore di intervento (per es., costruzione di nuovi edifici, fotovoltaico, ciclabili), che il Ministero metterà a disposizione delle PA per fornire alle Amministrazioni titolari e ai soggetti attuatori una sintesi delle informazioni operative e normative che identificano i vincoli DNSH e i possibili elementi di verifica, emergono dubbi e ricadute di difficile applicazione . Le Check list recentemente pubblicate, di verifica e controllo per ciascun settore di intervento, che riassumono in modo molto sintetico i principali elementi di verifica richiesti nella corrispondente scheda tecnica, contengono dettagli specifici relativi a materiali e finiture che offriranno spunti per decine di convegni, eventi, formazione.
In questo scenario la Lombardia gioca un ruolo di attore primario, infatti, le risorse per l'edilizia «territorializzate» ammontano a 92 miliardi, pari all'86% del totale. Per tali risorse risultano individuati i progetti finanziati o la ripartizione regionale di fondi: Regione Lombardia ha territorializzato 10,9 mld, il 12 % del totale nazionale, al primo posto insieme alla Campania.
Le risorse sono andate a finanziare progetti per il 45% per la transizione verde e per il 26 % per le infrastrutture sostenibili.
Tra questi interventi, il Superbonus 110% è certamente l'intervento più importante per la transizione ecologica, è un potente strumento per la riqualificazione degli edifici e lo sviluppo sostenibile. In Lombardia 26.432 interventi per 5.094 milioni di euro.
Altra categoria di investimenti messi a terra sono quelli legati alle graduatorie che il 6 maggio2022 il Ministero dell'Istruzione ha pubblicato in merito a alle aree dove saranno costruite le 216 scuole previste nel PNRR (M 2 C 3 I1.1) .
È un buon risultato, commenta ANCE Nazionale perché il numero degli interventi finanziati è superiore a quello inizialmente previsto (195) grazie ad un aumento dei fondi che ha portato lo stanziamento complessivo da 800 milioni a 1 .189 milioni di euro, il 42, 4 % dei quali destinati al mezzogiorno.
I prossimi passi necessari per poi aprire i cantieri sono: il Concorso di progettazione; l'Aggiudicazione dei lavori entro il 20 settembre 2023; il Termine dei lavori entro il 31 marzo 2026.
Anche il target non è ininfluente sulla capacità di rendere operativi i cantieri di edilizia scolastica. Bisognerà infatti costruire almeno 400.000 metri quadri di nuove scuole a basso consumo energetico (consumo di energia primaria inferiore di almeno il 20 % rispetto al requisito NZEB). La Lombardia ha 15 scuole sulle 216 approvate.
Altra questione riguarda gli investimenti legati alla missione 2 che ha messo a terra 3,6 mld € per il Trasporto Rapido di massa. In Lombardia è stata finanziata la Linea Tranviaria T2 Della Valle Brembana, (80 mln) e la Metrotranvia Interquartiere Nord - Tratta Funzionale Niguarda-Cascina Gobba 3 Km (50,3 mln). Sono stati assegnati 600 mln per il rafforzamento della mobilità «soft» di cui a Città Metropolitana di Milano (5,6 mln) e al Comune di Milano (7,6 mln).
Purtroppo, ci sono ancora molte tappe critiche da superare per far partire i cantieri.
Il 67% degli interventi candidati e/o finanziati dagli enti territoriali, come risulta da una indagine ANCE, è allo stato progettuale preliminare.
Il 73% dei progetti candidati e/o finanziati non è stato aggiornato rispetto agli incrementi dei prezzi dei principali materiali da costruzione registrati nell'ultimo anno. Una questione molto critica a fronte della forte accelerazione dell'aumento dei prezzi registrata negli ultimi mesi anche per effetto della crisi ucraina. La situazione rischia di far saltare il banco (es. acciaio +56,5%, bitume +47,8%, energia elettrica +319% e gas +428%) nonostante gli sforzi messi in campo dalle imprese.
In conclusione, dunque, il PNRR è certamente una grande occasione per il rinnovamento del nostro Paese, è forse l'unica alternativa per costruire un futuro sostenibile , ma bisognerà trovare un equilibrio difficile che tenga insieme : l'aumento dei prezzi delle materie prime per le costruzioni; la Capacità Amministrativa e Tecnica della PA; il Coordinamento tra fondi del Recovery Plan, Fondi strutturali, FSC, altri fondi nazionali; la moltiplicazione dei programmi di interesse degli enti locali che non aiuta nella selezione degli interventi che hanno realmente le gambe per correre.

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