Visita il Sito Web »
CARENZA MANODOPERA

Decreto Flussi, dal 27/1 le domande per assunzioni nell'edilizia

Dal 27 gennaio alle ore 9 si potranno presentare le domande per l'ammissione in Italia, per motivi di lavoro, di cittadini extracomunitari. Un'opportunità aperta dal Decreto Flussi approvato a fine anno, che ha fissato la quota di lavoratori che possono entrare nella Penisola nel 2022 a 69.700. Di questi, 20mila posti di lavoro subordinato non stagionale sono riservati ai settori turistico-alberghiero, dell'autotrasporto merci per conto terzi e dell'edilizia.
Quest'ultima, secondo le stime di Ance, soffre una carenza di almeno 265mila addetti, a cui si aggiungono - soprattutto nell'ultimo periodo - le assenze per contagi e quarantene. E se già con l'aumento dei lavori dovuti al Superbonus il problema di mancanza di manodopera si è fatto sentire, in vista dei cantieri del Pnrr potrebbe certamente acuirsi.
A risolverlo non basteranno le quote di lavoratori previste dal Decreto Flussi, ma l'occasione è comunque da cogliere al volo, considerando che le domande per l'assunzione dei lavoratori, che potranno essere inviate dal 27 gennaio al 17 marzo 2022, saranno trattate sulla base dell'ordine cronologico di presentazione.
Dal 12 gennaio all'indirizzo https://nullaostalavoro.dlci.interno.it/Ministero/Index2, è possibile procedere alla precompilazione dei moduli di domanda, scaricare il manuale utente e accedere al servizio help desk. Per la compilazione e l'inoltro telematico dei moduli è necessario essere in possesso di un'identità SPID. Le imprese iscritte alla Cassa Edile di Milano, Lodi, Monza e Brianza, inoltre, possono richiedere il supporto dell'ente unico ESEM-CPT per l'erogazione della formazione obbligatoria e professionalizzante necessaria per i soggetti assunti in applicazione del Decreto Flussi. L'ingresso in Italia di questi lavoratori è riservato ai soli cittadini dei Paesi che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere specifici accordi di cooperazione in materia migratoria per lavoro. In particolare, 17mila lavoratori potranno arrivare da Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia Herzegovina, Corea, Costa d'Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, Guatemala, India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Pakistan, Rep. di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina. I restanti 3mila posti, invece, andranno ai cittadini di Paesi con cui nel corso dell'anno entrino in vigore accordi di cooperazione in materia migratoria.

Leggi le altre notizie »